"... e il miele è una sostanza che cade dall'aria, specialmente al sorgere delle stelle e quando si incurva l'arcobaleno..."
Le parole di Aristotele, filosofo greco del IV secolo a.C., ci ricordano l'importanza di un alimento ancora oggi presente sulle nostre tavole, a cui gli antichi attribuivano un'origine divina. Una sorta di manna caduta dal cielo per i popoli del Mediterraneo antico.
E non potrebbe essere altrimenti, considerando che il miele è il prodotto del lavoro solerte e operoso di piccoli insetti, dotati di un'organizzazione metodica, ordinata e instancabile.
Le api non a caso erano creature care agli dei. Per gli Egizi erano nate dalle lacrime del dio Ra, disperato per la morte di Osiride e da sempre la storiografia mitica le ha collegate alla sfera del sacro.
Le api avevano nutrito con il miele Zeus e Apollo, ma anche poeti come Omero, Pindaro, Saffo, Virgilo e il filosofo Platone, mentre Dioniso aveva insegnato agli uomini come costruire gli alveari.
Questo fluido dorato, dolce, zuccherino, corroborante, nutriente, dotato di proprietà rigenerative e curative era anche fonte di immortalità e quindi spesso parte delle offerte ai defunti. Ma era anche fonte di sapienza, era mel, melos canto, melodia, in stretta relazione con il mondo delle Muse.
Oggi purtroppo, a causa dell'inquinamento, questi preziosi esseri impollinatori, fondamentali per la conservazione dell'equilibrio naturale, sono in pericolo e noi aderiamo alla campagna di Lega Ambiente Save the Queen, richiamandone quell'importanza, di cui gli antichi erano consapevoli.
Informazioni Evento:
Data: 20 maggio 2020
Luogo: Ancona, Museo archeologico nazionale delle Marche
Indirizzo: via Ferretti (Palazzo Ferretti), 6 60121 - Ancona (AN)
Orario: 00,00 - 24,00
Telefono: 071 202602
E-mail: drm-mar@beniculturali.it